Vallo Adriano. Secondo giorno

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Oggi il programma ci ha proposto un anello. 8 miglia, ossia 12,887 etc km con visita del forte di Housesteads e del grande sito di Vindolanda. Il problema è che prima bisogna arrivarci. Pronti via si parte a gamba fredda con una salita a gradoni per arrivare da 0 a 300 circa di altezza e qui si fa la prima sauna della giornata, alla faccia di quelli che dicono che in Inghilterra fa freddo. Magliette termiche messe a dura prova. In discesa incontriamo un settantenne che scende con enorme circospezione. Marx si offre anche di portargli lo zaino. Risponde ironico e alla successiva salita ci dà 500 metri di lunghezza. Son lezioni che la vita infligge. Arriviamo a una spaccatura, una vera e propria forra, occupata da un enorme sicomoro che ha “recitato” in “Robin Hood principe dei ladri” e che la guida definisce meno legnoso (l’albero) di Kevin Costner. Orgoglio britannico. Proseguendo, il paesaggio si fa incantevole: a destra, un morbido declivio abitato dalle onnipresenti pecore e mucche, prova vivente di quanto la dieta vegetariana faccia lavorare l’intestino. A sinistra la falesia è a strapiombo su un lago con canneto e cigni. Tutto stupendo. La visita del forte conclude la prima sezione della giornata.

Vindolanda è il sito più importante dell’intero percorso. Il nome deriva da un eponimo celtico che indicherebbe qualcosa di chiaro, bianco, splendente. Fu costruito in occasione della campagna britannica di Agricola, nel 79 d.C. È un bel sito, non ancora del tutto scavato. La guida “Hadrian’s Wall Path” dichiara che quando sarà tutto scavato, fra 100 anni, sarà il più grande sito romano del mondo. Roba che Ercolano, Pompei e i Fori imperiali levatevi tutti. Che dire… per noi italiani è decisamente divertente. Al di là del sito, quel che più mi ha appassionato è la storia delle persone che se ne sono occupate, il Professor Eric Birley in particolare, che, oltre ad essere stato un classicista e archeologo di prima classe, è riuscito anche ad essere eroe di guerra nella Seconda Guerra Mondiale per Inglesi, Statunitensi e Francesi contemporaneamente. Dopo di lui, il figlio Robert, che a Vindolanda è praticamente nato, ed è stato il primo direttore degli scavi dopo la creazione di una fondazione grazie alla quale lo scavo prosegue e noi possiamo oggi visitare il sito. Persone che si sono votate a questo luogo e a farcelo conoscere.

Ma ci siamo allontanati dal muro. È tempo di tornare dal nostro imperatore. Animula vagula blandula…