Vallo Adriano. Quarto giorno

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Nel nostro itinerario da Gilsland a Walton gli elementi degni di nota sono senza dubbio stati i frammenti di muro tra i più lunghi è meglio conservati sino ad ora trovati lungo il percorso. Il paesaggio è decisamente mutato: dal su e giù di collina in collina dei giorni scorsi siamo passati a una dimensione più da classica campagna inglese e meno “Cime tempestose” o “Highlander”. Non meno affascinante perché la varietà degli scorci resta comunque straordinaria.

Ha un che di eccezionale anche l’ultima performance del nostro padrone di casa di Gilsland: dopo averlo calorosamente salutato questa mattina, ce lo siamo visto venire incontro, in tenuta da runner e con il fedele cane dopo che noi stavamo camminando da 2 h (5 km). In quelle due ore aveva sistemato le camere, rassettato la tavola dopo le colazioni ed aveva corso SUPERANDOCI per poi tornare indietro. Considerando che è pure “retired” non c’è male. Della maschera gigantesca usata come elemento ornamentale del giardino non so dirvi molto, se non che l’ha acquistata da un artista nortumberlandese.

Oggi abbiamo avuto anche il primo incontro con un compatriota, un ragazzo che cammina da solo in senso opposto al nostro. Una rarità, vista la quasi totale assenza di italiani, di per sé non un elemento negativo di questo viaggio.

Sono particolarmente stanca oggi: lascerò che siano le foto a raccontare la bellezza di cui sono stata testimone. Animula vagula blandula.

p.s. Da oggi siamo in Cumbria, dopo aver lasciato il Northumberland. Siamo anche assai vicini alla Scozia.

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